Le “sferruzzatrici” di “Varese in maglia” una ne pensano e cento ne fanno. Grandi amiche di tutti, dopo le “sciarpe in piazza” e i “panni stesi alle Corti”, quest’anno hanno coinvolto centinaia di persone per realizzare dei quadrati all’uncinetto che, messi insieme, hanno formato la bellezza di 651 cuscini prodotti a mano.
Un ottimo contributo è arrivato anche dal laboratorio tessitura del CFPIL legato a filo rosso con il Vharese, con le ragazze e i ragazzi che hanno risposto con entusiasmo all’invito della responsabile Antonia Calabrese realizzando bellissimi quadrati all’uncinetto.
Con in testa la grande Deborah, la squadra del CFPIL e del Vharese, si è ritrovata in centro città, Piazza Carducci, con tanti amici, per poi sfilare fino in Piazza San Vittore dove, ad attenderli, c’erano tutti questi meravigliosi e coloratissimi cuscini.
Dopo le parole introduttive di Max Laudadio ha preso la parola Don Marco Casale, responsabile della Casa di Sant’Antonio, che ha sottolineato lo scopo di questa iniziativa: sostenere l’attività sportiva degli ospiti della Casa.
“Lasciate il cuscino sul divano ed uscite per praticare attività sportive”, il senso del suo intervento che non può che essere pienamente condiviso dalla famiglia del Vharese.
Lo sport come inclusione, integrazione e promozione sociale oltre che strumento di crescita individuale e di gruppo. Siamo stati orgogliosi di esserci e continueremo ad essere presenti a queste iniziative perché per il Vharese non esistono confini ma solo orizzonti.
Vharese, Cfpil, Varese in maglia, Casa Sant’Antonio: bravi tutti!