Alla Festa di Natale del Vharese, raccontando l’anno del settore basket, è stato inevitabile partire dall’esperienza degli Europei di Cracovia fino ad arrivare al tricolore di Ferrara.
Ma a coronare una stagione fantastica è arrivata un’altra grande emozione: l’applauso del Palazzetto dello sport di casa, un tempio della pallacanestro italiana, culla della leggenda della Pallacanestro Varese.
Arrivati sul piazzale del Palazzetto i ragazzi esorcizzavano l’attesa in mille modi e anche i genitori non nascondevano l’emozione di ritrovarsi di fronte alla porta principale di un impianto ancora una volta sold out per la parrtiota di campionato tra Varese e Trieste.
Una volta dentro l’emozione si è moltiplicata. Prima la premiazione degli Alpini e poi…lo speaker si è avvicinato ai ragazzi stringendo la mano ad ognuno e facendo i complimenti a tutti con la chiamata in campo:
Matteo Galli, Matteo De Marchi, Daniel Gurgitano, Roberto Panti, Simone Pravettoni e Steven Piemonte. Assenti, purtroppo, Anuar El Kouztite e Stefano Bossi.
I dirigenti Raffaella Demattè e Max Ferraiuolo hanno consegnato ai ragazzi una targa con lo scudetto tricolore a ricordo della splendida vittoria ottenuta a Ferrara.
Un momento da pelle d’oca al quale è seguita la chiamata di Coach Andrea Tavian, del Dirigente Accompagnatore Alberto Galli e della nostra Presidentessa Anna Sculli.
L’unica parola che usciva dai nostri genitori e ragazzi durante l’interminabile applauso dei 5000 del Palazzo era: Grazie!
Il grazie è rivolto a tutti i ragazzi del basket perché ci hanno regalato un 2022 pieno di queste emozioni.
Grazie alla nostra Presidentessa e a chi insieme a lei ha avuto la sana follia di fondare questa fantastica associazione. Grazie ad Andrea, Alberto e Liam per come si occupano dei nostri ragazzi. Grazie ai genitori che non non fanno mancare il loro sostegno e il loro aiuto. Grazie alla Pallacanestro Varese e al “Basket Siamo Noi” per questa bellissima opportunità.
Tempo fa un genitore, ora capo degli Ultrà della Pallacanestro Varese, disse di avere gli occhi lucidi nel vedere il proprio figlio correre come un dannato, sudare, gettarsi su ogni pallone sempre con il sorriso sulle labbra.
Questo è il Vharese…