Dove eravamo rimasti con la sfida all’o. k. Corral nel West Monvalle nella Gara della Renese?
Come tutti ricordano il 6 dicembre si erano svolte le eliminatorie per la qualificazione alla finale in programma oggi. Sapevamo che si erano qualificati la coppia formata da Emanuela Napoli e Diego e quella comporta da Antonio dei Tenconi Brothers con Francesco.

Le note di Ennio Morricone hanno accompagnato le giornate trascorse dalle eliminatorie alla finale con un crescendo che ha creato quella suspence degna proprio dei duelli nella strada principale del Far West davanti al saloon. Giornate trascorse nel pensare a quale stratagemma usare per piazzare il colpo del ko, colpo ovviamente sferrato con un accosto o con una bocciata. I campioni FIB hanno interpretato alla perfezione il proprio ruolo all’interno della coppia sfoderando colpi degni del loro ruolo. E i nostri?

Emanuela ha inanellato una serie di accosti certosini creando non pochi problemi all’amico/rivale Antonio il quale ha controbattuto con bocciate millimetriche aggiungendo accosti simili a quelli della grande Manu. Come nelle sfide western, non volava una mosca quando l’atleta di turno soppesava la boccia nel palmo della mano con gesti ripetuti più volte che potrebbero far pensare a qualcosa di scaramantico ma che servono anche a raggiungere quella concentrazione necessaria per lasciare andare la boccia con quella delicatezza necessaria per l’accosto o con quello slancio che parte dalla spalla e finisce nelle dita per lanciare la boccia con la forza necessaria per colpire quella dell’avversario e spazzarla via. Quel silenzio che in pochi secondi veniva infranto da applausi a scienza aperta per sottolineare che l’intenzione di Manu, Antonio, Diego e Francesco si era trasformata in realtà.

Come tutte le gare alla fine una coppia vince e l’altra no, stavolta Antonio ha avuto la meglio su Emanuela ma possiamo affermare, senza che Antonio ce ne voglia, che hanno vinto entrambi visto lo spettacolo che hanno offerto. Poi lo spirito natalizio ha suggellato e rafforzato quell’amicizia non solo tra i nostri ma tra tutti i partecipanti.

Ancora una volta atlete e atleti del Vharese hanno portato quello spirito che è nel DNA di chi indossa la divista della nostra Società, quello spirito che non ha confini ma solo orizzonti e che rende orgoglioso ognuno di noi di far parte di questa Società.