75 anni fa, come oggi, sulla collina di Superga si schiantò l’aereo che riportava in Italia la più grande squadra di calcio che ancora oggi si chiama “Grande Torino”. Morirono 31 persone tra calciatori, dirigenti, accompagnatori, giornalisti ed equipaggio. Da allora il Grande Torino non è morto, è solo in trasferta. Non a caso Mister Caccianiga ha indossato la maglia granata con la data di quel tragico giorno proprio in memoria di quei grandi giocatori.

A suo modo, il Vharese calcio ha portato il suo contributo nella giornata commemorativa dando vita con Arcobaleno e Villa Cortese alla giornata in programma del Campionato Fisdir calcio a 5. Da quando è stata introdotta la regola che vieta al portiere di raccogliere con le mani il retropassaggio di un proprio compagno, i portieri sono stati sottoposti ad allenamenti specifici per utilizzare la meglio i piedi in caso di rilancio. Il Mago Caccianiga ha lavorato molto con i portieri anche su questo aspetto e oggi, in un certo modo, questo lavoro ha dato i suoi frutti. Stefano Arsena, portiere titolare, infortunato da tempo alla mano, ha finalmente potuto giocare fuori e gli allenamenti sull’utilizzo dei piedi sono serviti. Subito in svantaggio con Arcobaleno, i biancorossi reagiscono e proprio grazie a Stefano chiudono il primo tempo in parità Secondo tempo con varie occasioni uscite di pochissimo fino a quando Cattaneo si trasforma in uomo assist fornendo ad Arsena un pallone che aspettava solo di essere depositato in fondo alla rete. Chiude la partita l’uomo guida del Vharese, Capitan Andrea Malva che, grazie anche a una deviazione, fissa il punteggio sul 3 a 1 per il Vharese.

Secondo incontro con Villa Cortese. Un primo tempo frizzante come il miglior prosecco ma il pallone non ne vuole sapere di entrare in rete. La ripresa vede il calcio brasileiro del Vharese all’opera che si concretizza con un gran gol di Luca Pecora.

Ma il calcio brasileiro ogni tanto si dimentica della fase difensiva e qualche distrazione di troppo ha permesso a Villa Cortese di pareggiare. Un paio di indicazioni del Mister e si riparte alla grande con il bis di Luca Pecora. Il sigillo finale lo mette ancora Capitan Malva con una punizione che ha scatenato una standing ovation in campo e sugli spalti. Grande entusiasmo tra i ragazzi sia per il gioco espresso in campo che per i risultati ottenuti.

Ancora una volta il gioco di squadra ha fatto la differenza. L’emozione sul volto di Mister Caccianiga era così reale e concreta da trasmettere ai suoi ragazzi lo spirito del Grande Torino che oggi era in tribuna ad applaudire tutti i ragazzi scesi in campo.