Le scuole medie di Brebbia e Besozzo hanno organizzato un sabato diverso da quello canonico fatto di materie scolastiche per realizzarne uno diverso basato su sport, discriminazione e inclusione.
Non a caso hanno scelto la proiezione di due film simbolo di questo tema: “Glory Road”, la storia vera di come, per la prima volta negli Stati Uniti, nel 1966, l’allenatore Don Haskins portò una squadra di basket a maggioranza afroamericana (mal digeriti dai compagni bianchi per la mentalità razzista di quegli anni), nella finale nazionale di lega e
“Race, il colore della vittoria” (film biografico sull’atleta afroamericano Jesse Owens che vinse 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino in piena dittatura nazista).
Parlando d’inclusione, a qualche responsabile scolastico è venuto in mente di rendere attuale questa parola invitando alcuni atleti del settore basket per renderla visibile e concreta.
Senza tante parole, a Brebbia sono state formate 4 squadre formate da ragazze e ragazzi di terza media e del Vharese e 2 a Besozzo.
Non contava il gesto tecnico in sé ma lo stare insieme; dimostrare che ragazzi con disabilità intellettivo relazionale possono giocare a basket, possono fare sport come tutti gli altri.
Ma i nostri ragazzi hanno portato un qualcosa in più. Dopo una più che logica diffidenza iniziale, durata pochissimi istanti, sono stati proprio i nostri meravigliosi atleti ad andare verso gli studenti presentandosi e informandoli in modo del tutto naturale su come passare la palla e interagire con gli altri.
Alla fine, applausi e felicità per tutti capaci di far cadere quelle poche barriere che ancora resistono quando si parla di disabilità.
Complimenti e un grazie di cuore agli insegnanti e dirigenti scolastici che hanno fortemente voluto questa iniziativa.